Giacomo e Benedetto Coppo
Quando acquisti una confezione di riso Ecorì compri una storia fatta di persone, di padri di famiglia che poi diventano nonni e insegnano il mestiere ai nipoti.
Benedetto Coppo, dottore agronomo, specializzato in risicoltura ed abilitato all’intermediazione di prodotti agricoli, è una di quelle persone e oggi conduce l’azienda agricola “La Mandria”, nel cuore delle Grange. Un territorio che ha anch’esso la sua storia, iniziata con l’arrivo dei monaci cistercensi dalla Borgogna che fondarono l’Abbazia di Lucedio. “Ora et labora” è la regola dell’ordine, applicata con tanto zelo da trasformare una zona paludosa e incolta nel territorio delle “Grange”, derivato dal termine francese che indica i granai. Ed è proprio qui che comincia la storia della coltivazione del riso nella Pianura Padana verso la metà del XIV secolo.
La famiglia Coppo è di tradizione agricola: sei generazioni in quell’area del vercellese compresa tra i comuni di Asigliano, Desana e Costanzana. C’è lo zio Giacomo, oggi pensionato, ma ancora estremamente attivo; Benedetto con la moglie Paola e i loro figli: Giovanni, laureato alla facoltà di scienze agrarie di Torino e già impegnato in azienda, e Cristina, laureata all’Università Bocconi e impegnata nella gestione amministrativa e finanziaria dell’azienda di famiglia.
Attualmente la famiglia Coppo coltiva circa 500 ettari di terreno, 150 dei quali in capo alla tenuta Mandria. Ben due terzi della superficie è destinata al riso seme, che significa massima pulizia dei campi con assoluta limitazione prodotti chimici, grazie alla monda manuale, una vecchia pratica ancora attuale per la sua preziosa utilità.